Nell’ultimo secolo, a partire dagli Stati Uniti e dalle grandi aree industrializzate e urbane dei paesi europei, si è preso coscienza del danno e del degrado provocato sul territorio dall’edificazione estesa e dalle attività industriali condotte e gestite senza programmazione. Si è dunque compresa la limitatezza delle risorse territoriali e la necessità urgente di una pianificazione e programmazione degli interventi sul territorio.
Si sono dunque sviluppate nuove discipline di progettazione del verde e del paesaggio, intese sia a scala puntuale (quali la progettazione di parchi e giardini) sia a livello territoriale (quali la progettazione di greenway, percorsi ciclopedonali, fasce boscate tampone).
L’attività riguarda la progettazione del verde (parchi e giardini) e la progettazione del paesaggio. Particolare attenzione viene conferita alla scelta delle specie e delle formazioni vegetazionali da introdurre, che siano idonee alle caratteristiche sito-specifiche (microclima, tipo di terreno, esposizione, etc.) per garantire nel modo migliore il successo dell’intervento e la sua futura evoluzione, oltre a conseguire le finalità e gli effetti desiderati del progetto.